CasAfad
L’intervento educativo ha l’obiettivo di favorire l’evoluzione verso il benessere generale della persona, non desidera solo insegnare ai ragazzi a “fare da soli”, ma intende porli nella condizione di imparare a capire e soddisfare i propri bisogni e desideri, a prendere decisioni giuste e indipendenti per se stessi.
Aree da sviluppare
- Autonomia personale, domestica e sociale
- Cura della persona, intesa come cura di sé e capacità di scelta
- Sviluppare capacità di espressione e comunicazione
- Sostenere e rafforzare i processi di pensiero
- Cura della casa, intesa come capacità gestionale e organizzativa
- Abilità sociali: partecipazione culturale, sociale e politica, processi decisionali
- Sviluppare relazioni con il mondo esterno
- Espressione della propria affettività
- Autodeterminazione
Coerentemente con questo, la metodologia applicata prevede l’assunzione di responsabilità in prima persona da parte dei ragazzi nella organizzazione delle attività, con un atteggiamento da parte degli educatori e dei volontari finalizzato a stimolare le autonomie possibili per ciascun soggetto, in un contesto motivante ma non protettivo.
Fase preliminare
La fase preliminare è necessaria per il reclutamento dei soggetti interessati o interessabili; l’attivazione delle risorse disponibili e necessarie; la formazione degli operatori e dei volontari; la preparazione dei materiali e dei luoghi ed infine per la pubblicizzazione del progetto in luoghi frequentati dal target.
Fase di start
La fase di start con una durata indicativa di 1-2 settimane prevede un incontro di presentazione e sensibilizzazione del progetto da parte dell’equipe; la raccolta delle schede di adesione e consenso precompilati; rilevazione preintervento: l’equipe formata da psicologi, psicoterapeuti, educatori e life coach, valuterà ogni partecipante e il suo nucleo familiare al fine di programmare un percorso su misura, ponendo obiettivi a breve e lungo termine.
Fase formativa
La fase denominata formativa, prevede l’ingresso in “CasAfad”. Coloro che a seguito delle valutazioni saranno ritenuti idonei, prenderanno parte alla scuola di vita autonoma e indipendente. L’obiettivo principale è quello di sviluppare e potenziare le prime abilità di autonomia nonché sperimentare il gruppo dei pari. La scuola verrà suddivisa in classi con un massimo di 6 partecipanti con 2 operatori e 2 volontari in un’ambiente che ricrea l’atmosfera familiare e mette a disposizione tutti gli spazi e gli strumenti di una casa permettendo così di portare nella vita di tutti i giorni le competenze apprese. Avrà una durata di 10 mesi (da settembre a giugno) con frequenza settimanale, sono previsti due incontri a settimana della durata di due ore ciascuno. All’interno della scuola i partecipanti sperimenteranno concretamente attività pratiche finalizzate allo sviluppo dell’autonomia. Attraverso l’uso di supporti impareranno ad abbottonare/sbottonare, allacciare/slacciare, aprire/chiudere, apparecchiare/sparecchiare, versare/travasare, lavare/asciugare le stoviglie e quanto altro concerne l’autonomia personale e domestica. Verrà affinata la cognizione spazio-temporale sia attraverso giochi di motricità sia con l’utilizzo di materiale. Sarà gradualmente inserito il concetto di denaro e simulazioni del suo utilizzo. Saranno inseriti dei laboratori di manualità artigianale pensati per sviluppare la motricità fine ma soprattutto per la formazione dell’attività lavorativa. Per tutta la durata dell’anno scolastico le famiglie saranno coinvolte in attività gestite dalla psicoterapeuta e dalla life coach & parent coach. Si tratta di incontri formativi di gruppo e di supporto per tutta la famiglia, all’interno dei quali verranno fornite informazioni e competenze al fine di aumentare la conoscenza, l’empowerment, la riflessione e l’empatia; si avrà la possibilità di confrontarsi in maniera costruttiva con le altre famiglie oltre che prepararsi gradualmente al momento del distacco con i propri figli. Sono altresì previsti incontri mensili per ogni nucleo familiare, a cura della psicoterapeuta, al fine di analizzare e lavorare sul sistema famiglia. La fase formativa non può avere delle date prestabilite in quanto vanno rispettati i tempi di apprendimento di ogni singolo partecipante, solo quando si riterranno realmente pronti i ragazzi passeranno alla fase successiva. Questa fase prevede inoltre l’attivazione di uno sportello di ascolto/consulenza gestito da uno psicologo situato in uno dei locali della sede operativa.
Fase avanzata/conclusiva
La fase avanzata/conclusiva prevede l’ingresso di un massimo di 5/6 disabili ormai autonomi all’interno di un’abitazione. Prima di pianificare l’ingresso in un appartamento verrà effettuata una rilevazione post-intervento per valutare le reali autonomie acquisite nella fase formativa. Successivamente in sessione plenaria verranno presentati i risultati elaborati dai professionisti e verrà realizzata una festa conclusiva. Affinché il distacco dalla famiglia avvenga in modo sereno i giovani adulti sperimenteranno gradualmente il vivere lontani da casa. I ragazzi saggeranno il superamento della situazione di protezione alla quale sono esposti, si riconoscono capaci di affrontare con successo situazioni nuove, di vincere paure ed insicurezze, di assumersi responsabilità, di appropriarsi della città come contesto ricco di opportunità, servizi e risorse. Saranno effettuate delle uscite giornaliere che permettano l’acquisizione dell’orientamento dal nuovo nucleo abitativo e l’utilizzo di mezzi di trasporto, oltre che l’uso del proprio denaro. Verrà attivata una rete territoriale che permetta ad ogni partecipante di sperimentarsi nell’attività lavorativa che più si avvicina alle proprie attitudini, così da sentirsi gratificati ed inseriti socialmente. E’ anche una sfida, un cambiamento culturale, una modalità di relazione che dà dignità e riconosce il valore di ciascuno. In tal modo i giovani adulti saranno in grado di provvedere economicamente al proprio sostentamento e di partecipare alle spese che la realtà abitativa prevede. Nonostante il progetto “CasAfad” svolga un lavoro volto anche alla formazione ed inserimento lavorativi, si ritiene comunque di difficile realizzazione per tutti i partecipanti, considerato il contesto socio-economico della città
Anche in questa fase il progetto prevede di sostenere ed accompagnare contestualmente i genitori nel processo di lasciar andare i propri figli, riconoscendo e incentivando progressive autonomie.
Risorse professionali, sociali e strumentali
Affinché il progetto si realizzi sono necessarie le seguenti figure professionali:
2 Educatori per ogni gruppo
1 logopedista
2/3 pedagogisti
1 Psicoterapeuta supervisore
Obiettivi generali
a. Motivare i singoli ragazzi spingendoli alla partecipazione attiva nelle attività progettuali;
b. Inculcare e far comprendere l’importanza di essere un gruppo coeso e compatto per il raggiungimento di un obiettivo comune senza l’esclusione di alcun partecipante anche se quest’ultimo parte in posizione di svantaggio;
c. Far svolgere attività didattiche attraverso una metodologia totalmente diversa da quella scolastica praticata quotidianamente dagli allievi;
d. Saper organizzare uno spettacolo nei tempi e modi stabiliti .
Obiettivi specifici
a. Migliorare le abilità espressive, il linguaggio verbale e del corpo e la capacità di esprimersi in pubblico;
b. Saper leggere e interpretare un testo in modo corretto e con la giusta espressività;